
Per capire dove ti collochi in questo spettro tra intuito e saggezza, rifletti e chiediti se inizi le tue frasi con “Penso” o “Sento”. La risposta ti dirà se ti orienti verso il pensiero o il sentimento, l’intelletto o l’intuizione. Una volta identificata la parte con cui non sei in contatto, imposta l’intenzione di integrare l’altra nel tuo essere.
Se sei un pensatore, chiediti: “Cosa sento?” Al contrario, se ti identifichi con i tuoi sentimenti, rifletti su: “Cosa sto pensando?”
L’intuizione rappresenta un modo di conoscere immediato e indipendente dalla cognizione. Non richiede un’analisi razionale ed è più profonda e vera di una semplice sensazione.
L’intelligenza, d’altra parte, è apprezzata come espressione di indagine logica e razionale.
La logica e l’analisi, strumenti dell’intelletto razionale, se diventano l’unico modo di conoscere, però, possono creare problemi.
Per crescere nella nostra complessità ed evolverci come esseri umani, abbiamo bisogno di entrambe le qualità, non solo di una.
Quando integri pensiero e sentimento, approfondisci la comprensione reciproca e sviluppi la capacità di attingere a un’arte perduta: la saggezza. La saggezza è la capacità di percepire meglio le conseguenze non intenzionali delle nostre azioni e inazioni.
Essere legati a un solo modo di conoscere, intelligenza o intuizione, ci limita gravemente. Immagina l’intelligenza pura come attraversare la vita con il binocolo fisso agli occhi. Ti concentri su ciò che stai guardando, ma perdi la visione d’insieme. Vivere esclusivamente di intuizione, d’altro canto, ci priva delle meravigliose risorse della nostra intelligenza. Combina entrambi i modi di conoscere ed inizierai ad usare la tua mente saggia.
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